L’iniziativa dal titolo «Crescere nello Spirito, vivere nella libertà» inizierà alle 18.30 all’Antoniano.
Se un adulto abusa di un giovane o di una persona fragile, la condanna, giuridica e morale, per tale agire è chiara ed inequivocabile. Ma all’abusato non basta; gli occorre un complesso meccanismo di aiuto per tentare di sanare la ferita subita, fisica o spirituale. Per tentare di rispondere a questo bisogno, la Chiesa cattolica ha dato vita al «Servizio nazionale tutela minori e adulti vulnerabili» (SNTM) che si è concretizzato, a livello diocesano, in gruppi di lavoro formati da psicologi, psicoterapeuti, giuristi, educatori, consacrati e sacerdoti, in grado di affiancare le persone violate. Tale Servizio promuove martedì 18 novembre la «Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi».
A livello diocesano, un appuntamento, dedicato a educatori, catechisti, consacrati e sacerdoti, in collaborazione con l’Ufficio diocesano per la Vita consacrata, si terrà proprio il 18 novembre alle 18.30 all’Antoniano (via Guinizelli, 3). Una riflessione comune sarà seguita, alle 19.45, dalla cena insieme e, alle 21, da una Veglia di preghiera nell’attigua chiesa di Sant’Antonio di Padova guidata da don Angelo Baldassarri, vicario generale per la Sinodalità. Il titolo della giornata è: «Crescere nello spirito, vivere nella libertà». Per partecipare occorre prenotarsi scrivendo a: ufficio.vita.consacrata@chiesadibologna.it oppure a tutelaminori@chiesadibologna.it
«Di fronte all’altro non solo ci è chiesto di “toglierci i sandali” per rispettare la sacralità e l’originalità di cui ciascuno è portatore, ma di imparare a “chiedere permesso”, per incontrarne la vulnerabilità come tratto dell’umano da integrare e custodire, sempre e ovunque» scrive Chiara Griffini, presidente del SNTM della CEI.

